Ho visitato molti posti in Australia, ma quello che forse mi ha colpito maggiormente è proprio Coober Pedy. Un velo di mistero sembra infatti avvolgere questo paese di soli 3000 abitanti nel mezzo del deserto australiano.
Fondata nel 1915 le persone chiamarono questo villaggio Coober Pedy appunto, che deriva da Kupa-Piti, dal termine aborigeno che significa letteralmente “il buco degli uomini bianchi”.
Se ti stai chiedendo il perché di questo bizzarro nome devi sapere che più della metà della popolazione vive sottoterra. Il motivo è presto detto: le temperature esterne infatti sfiorano i 50 gradi nei mesi più caldi e l’unico modo per sfuggire al caldo è vivere sottoterra, dove le temperature sono costanti e piacevoli.
Se ti stai immaginando angoli angusti e bui ti devi ricredere; luce, eleganza e corridoi spaziosi caratterizzano molti dei locali sotterranei, compresi chiese, bar e i musei.
Durante il mio viaggio On-the-road abbiamo alloggiato nel campeggio sotterraneo di Coober Pedy. Una bellissima esperienza che ti fa provare uno stile di vita completamente differente. Per quanto confertevole, appunto, realizzi che spenderai la notte sottoterra, senza finestre e circondato dalla nuda roccia.
Se decidi di visitare Coober Pedy (immancabile comunque se sei di strada) non perdere questa occasione per immedesimarti, anche solo in parte, nella vita di queste persone. Potrai alloggiare anche in comodi hotel, come ad esempio in quello mostrato qui sotto.
Coober Pedy non si caratterizza solamente per questa particolarità. Quest’area, infatti, è considerata la capitale mondiale dell’Opal, la pietra preziosa che attirò molti europei negli anni ’60 in cerca di fortuna. La popolazione di questa cittadina proviene infatti da 45 nazioni differenti.
Inutile dire che sono molti i negozi che rivendono collane, braccialetti o, in generale, oggetti fatti con questa pietra. Sicuramente non sono economici (una collana costa tranquillamente più di 100 euro), ma molto belli e comunque unici una volta tornati in Italia.
Ti consiglio anche di andare su un punto più alto per vedere il panorama circostante: vedrai solamente pochi edifici in contrasto con l’immensità dell’area mineraria e del deserto che si estendono perdita d’occhio. Un panorama insolito ma affasciante.
Cosa fare e cosa vedere a Coober Pedy
Dire cosa fare e cosa vedere in un paese così piccolo nel deserto è molto riduttivo.
Certamente puoi visitare la galleria d’arte e soprattutto la miniera Old Timers Mine, dove il proprietario ti farà una dimostrazione di come venivano estratti i minerali. “Un’attrazione” imperdibile per capire meglio quanto sia dura la vita dei minatori e degli abitanti del posto.
Immancabile anche l’Umoona Opal Mine and Museum per toccare con mano quanto l’Opal abbia inciso sullo stile di vita di questa gente.
Chiaramente le attrazioni non sono molte, ma l’atmosfera è decisamente particolare.
Un caffè, una birra o il semplice passeggiare per Coober Pedy tra i rari edifici costruiti sopra il terreno sarà qualcosa di indimenticabile.
In questo video potrai viaggiare virtualmente in quello che è considerato uno dei luoghi più estremi al mondo. Buon viaggio 🙂